To Selfie or not to Selfie: this is the question
“Life is a great Mystery”
Parto da un dato messo in luce in una statistica di Samsung Italia che ha evidenziato come nel nostro Paese si scattino circa 28 milioni di selfie al giorno.
Al di là dell’aspetto psicologico e/o sociologico che l’autoscatto può avere e di cui qualcuno, più esperto di me, ha già scritto, mi soffermo a riflettere su come tale fenomeno, in poco più di un anno, si sia diffuso così velocemente, portandoci a farci vedere in qualunque luogo e facendo dilagare una moda del “Ci sono anch’io. Guardatemi!” che è evoluta fino al Phon per capelli, che scatta Selfie (presentato al Maker Faire a Roma) .
Accanto a tale moda si sta sviluppando però, anche un filone in contrapposizione, una sorta di campagna in opposizione ai selfie.
Tre giovani milanesi, con la direzione di Alessio Fava, hanno promosso quest’estate, il video “Save your Selfie” andando a sostenere la necessità di recuperare quel senso di mistero che ci rende più accattivanti.
Il video ironico a prima vista, sembra una sorta di denuncia e provocazione al continuo “alzare il gomito” tanto da rappresentarlo al pari di una malattia di coloro che vogliono farsi vedere a tutti i costi ma nella realtà non esistono. A voi lascio le analisi e le riflessioni.
L’America non poteva non creare un movimento simile in seguito anche al corto “Aspirational”con Kirsten Dunst che sembra denunciare la vacuità della moda del momento dedita più all’apparenza che alla sostanza.
Nasce così l’Anti-Selfie Movement, con un proprio sito e una propria colonna sonora a tema, che non denuncia in toto i selfie, ma fa riflettere sulla necessità di ritornare a quel “vedo e non-vedo”, tale da permettere di abbassare quel velo di segretezza che può essere abbattuto solo dalla fisicità della realtà e che rende tutto più attrattivo e interessante.
“Stop overexposing yourself. Keep some mystery. Because once you’re out there, you’re out there for eternity. It’s time to hide your face from that social space.
Take your hand, use your hat, turn your back – just cover up your face.
It’s time to get Un-Selfie and Strike an Anti-Selfie!”
Di seguito la mia personale proposta di Un-Selfie.
*Un grazie va alle donne che si sono prestate a posare per me.